La scelta dello spazio dove effettuare le riprese per una intervista video riveste una grande importanza dal punto di vista dell’inquadratura, della registrazione audio, dell’illuminazione aiutandoci a contestualizare o decontestualizzare il soggetto da intervistare in maniera cosciente.
Riprendere un distinto e ben vestito signore, all’interno di un edificio abbandonato e cadente o di un suntuoso studio all’ultimo piano di un grattacielo con vista, non veicolerà certamente lo stesso messaggio.
Realizzare l’intervista al bordo di una strada trafficata o nella quiete dello studio di cui sopra, avrà delle conseguenze sulla intellegibilità delle sue parole e sulla qualità generale dell’audio.
Riprenderlo nella penombra, durante una giornata di pioggia, in pieno sole o di notte in piedi sotto ad un lampione, determineranno in chi guarda una percezione molto diversa e anche una migliore o peggiore definizione dell’immagine.
Si tratta naturalmente di esemplificazioni utili a sottolineare, quanto sia importante compiere una serie di scelte ragionate e coscienti nella determinazione dello spazio.
Certe scelte piuttosto che altre possono fare una grandissima differenza tanto in termini espressivi che qualitativi sul risultato finale del nostro lavoro.
SFONDO & PRIMO PIANO
Una particolare attenzione dovrà essere posta nell’analisi dello sfondo (background) e di ciò che si trova in primo piano (foreground) per operare una serie di scelte mirate con il fine di veicolare verso il pubblico una certa quantità di informazioni sul soggetto, sulla sua storia e sul contesto generale nel quale si svolge la storia che stiamo raccontando.
Uno sfondo neutro o uniforme come una parete o un telo di colore chiaro o scuro, tenderanno a isolare il soggetto in una sorta di tempo e luogo indefinito. Al contrario uno sfondo come un paesaggio, un luogo o un edificio specifico, collocheranno il soggetto in un tempo e uno spazio determinati e aggiungeranno un’importante informazione a tutta l’intervista. Allo stesso modo anche la presenza o assenza di elementi nel primo piano dell’immagine forniranno o meno allo spettatore ulteriori informazioni sul soggetto e sul suo racconto.
LO SPAZIO SONORO & IL RUMORE DI FONDO
Ogni spazio ha anche un suono, sia esso predominante o di sottofondo, delle dimensioni e delle caratteristiche acustiche mediante le quali reagisce ai suoni in modo diverso caso per caso. Questo aspetto deve essere attentamente considerato quando scegliamo il luogo nel quale realizzare la nostra intervista. La presenza di un forte rumore di fondo o la presenza di riverbero o echo dell’ambiente, potrebbero compromettere l’intellegibilità della narrazione.
E’ quasi sempre preferibile scegliere spazi con poco o nessun rumore di fondo per far sì che le parole dell’intervistato risultino chiare e facilmente comprensibili al pubblico. Stanze di piccole e medie dimensioni risulteranno quasi sempre la scelta migliore in termini acustici, così come certi spazi all’aperto, poco ventosi e poco rumorosi.
Se nel luogo prescelto vi sono fonti di rumore prodotte da frigoriferi, ventilatori, condizionatori o apparecchi televisivi, è buona norma spegnerli prima di iniziare ed eventualmente chiudere anche eventuali porte o finestre dalle quali potrebbero filtrare dei rumori provenienti dall’esterno.
Naturalmente certi problemi acustici o di eccessiva rumorosità dell’ambiente, possono essere risolti o attenuati utilizzando microfoni con caratteristiche tecniche particolari come quelli a clip (Lavallier) o come i microfoni direzionali a “canna di fucile” con diagramma ipercardioide (vedi: “microfoni” a pag…).
E’ importante sottolineare come il rumore di fondo di un certo ambiente non sia necessariamente un male a priori e di come possa invece rappresentare un elemento importante con il quale veicolare informazione.
Certi suoni sono specifici di certi spazi (il rumore del traffico, le grida di un mercato rionale, il suono di certi macchinari industriali per fare alcuni esempi) e per quanto indesiderabili in fase di registrazione di un parlato, possono essere registrati separatamente ed inseriti e bilanciati con esso, in fase di editing e montaggio.
E’ pratica piuttosto comune, durante la produzione di un video, utilizzare suoni e rumori d’ambiente come quelli descritti sopra. Alcuni verranno registrati in loco durante la produzione, altri sono disponibili in rete o in collezioni acquistabili su dvd/cd e pensate proprio per questo scopo (vedi:”spazio sonoro e spazio filmico” a pag…).
CARATTERISTICHE LUMINOSE DELLO SPAZIO
Un’attenta analisi delle caratteristiche e della quantità di luce presente in uno spazio nel quale si vogliano effettuare delle riprese, è un’operazione fondamentale e che dovrebbe divenire automatica per tutti coloro che lavorano nel video.
Se la luce è insufficiente, la maggior parte delle videocamere non sarà in grado di registrare un’immagine decente o anche solo utilizzabile. La precondizione è quindi che vi sia abbastanza luce per cominciare.
La successiva valutazione dovrà riguardare sopratutto la caratteristica predominante di quella luce particolare. Una luce diffusa produrrà un’immagine priva di contrasto con ombre morbide e poco marcate, al contrario di una luce concentrata e diretta che produrrà un forte contrasto tra zone illuminate e zone d’ombra.
Non sarebbe corretto definire un tipo di illuminazione migliore di un altro. Le caratteristiche luminose di un certo ambiente devono essere sempre considerate in funzione del messaggio che riteniamo più appropriato, e per il tipo di lavoro video che stiamo realizzando in quel momento.
Spesso è possibile intervenire sull’illuminazione di un interno anche con azioni molto semplici tipo aprire o chiudere una tenda o una finestra, spostare una lampada dirigendola diversamente o combinando diverse di queste possibilità. E’ una pratica comune che può dare risultati molto soddifacenti.
Se vorremo lavorare in esterno o saremo costretti a farlo per cause di forza maggiore, la morfologia dello spazio, le sue caratteristiche acustiche, i rumori ed i suoni in esso presenti nonché la presenza di zone di luce e ombra, saranno tra di loro legati e non facilmente alterabili.
CONCLUSIONI
Risulta evidente quanto cruciale sia una scelta ragionata dello spazio. La luce, i suoni d’ambiente e il suono dell’ambiente, lo sfondo sul quale si colloca il soggetto e gli elementi in primo piano fanno parte di una complessità che può determinare il successo o il fallimento della nostra intervista.
Naturalmente con un po di esperienza si apprenderà, anche in condizioni non ottimali a ricavare da uno spazio, un angolo, una porzione adatta al compito che ci siamo prefissi. Certamente tra un brutto sfondo silenzioso ed un bellissimo panorama rumoroso, saremo costretti nostro malgrado, in assenza di alternative, a scegliere il primo.